Codice divide 007, Tomponzi: 'si' a regole'
Scritto da Spiare.com • Venerdì, 19 dicembre 2008 • Categoria: Investigazioni private
Ma Miriam Tomponzi, titolare di una nota società di detective, la pensa diversamente: "E' giusto che ci siano regole". Secondo il Codice - che vale anche per gli avvocati, è stato elaborato dalle categorie interessate e approvato dal Garante per la Privacy - gli investigatori non possono intraprendere di propria iniziativa ricerche o altre forme di raccolta dei dati, ma solo in base a un incarico conferito per iscritto da un difensore o da un altro soggetto.
L'incarico va eseguito personalmente e, una volta conclusa l'attività investigativa e comunicati i risultati, i dati raccolti vanno cancellati. "Siamo considerati gli spioni di turno, ma svolgiamo un serio lavoro sociale che ha a che fare con il diritto di famiglia, degli affari, delle società", protesta Pellegrino.
La normativa sta diventando più restrittiva, ma serve a tutelare il cittadino. E poi l'investigazione va fatta soprattutto con le risorse umane, con l'intelligenza, più che con la tecnologia. Senza dimenticare che il 98% dei nostri dossier finisce sul tavolo di un giudice e dunque a maggior ragione non si possono oltrepassare i limiti di legge".
Fonte Ansa.it
3 Commenti
La competenza della Tomponzi è indiscussa. per quanto riguarda la vita privata delle persone..beh, chiediamo a Berlusconi e compagnia, cosa ne pensano in proposito..
Europol srl
Relazioni esterne
Maddalena Bellettati
Quando emergerà la figura dell'investigatore che conosce ed applica la legge allora potrà e dovrà essere trattato da vero Professionista, sino a quel momento tale figura resterà confinata nella cronaca rosa in chiave buffonesca, lui ed i gagliardetti e le lenti d'ingrandimento con cui si pubblicizzano, (ma anche i cappelli da Sherlock Holmes.......SIC!).
Europol srl
Relazioni esterne
Maddalena Bellettati
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