Pm, l'assalto giudiziario Hanno usato il satellite pur di spiare Berlusconi
Scritto da Spiare.com • Mercoledì, 16 marzo 2011 • Categoria: SpionaggioAlla fine, i pm milanesi hanno trovato il modo per dare uno sguardo da vicino alla villa di Silvio Berlusconi, senza bisogno di mandati di perquisizione né autorizzazioni parlamentari: hanno usato le foto dal satellite. Per il pool di magistrati che indaga sul «Rubygate», la residenza milanese del capo del governo è il luogo dove si sono consumati una parte rilevante dei reati al centro dell’inchiesta: gli incontri del premier con «Ruby Rubacuori» quando era ancora minorenne, nonchè quelli con le altre ragazze che secondo la Procura facevano parte della «scuderia» di Nicole Minetti. Insomma, villa San Martino per Ilda Boccassini & Co. è il luogo del delitto. Ma gli investigatori della Procura non hanno mai potuto perquisirla e neanche metterci piede, perché - essendo la residenza di un parlamentare - è protetta dall’immunità. Sarebbe servita, per perquisirla, un’autorizzazione della Camera: che la Procura non ha nemmeno provato a chiedere, immaginando probabilmente come sarebbe andata a finire.
Dagli atti dell’inchiesta depositati a disposizione dei difensori - e resi noto, su questo punto, da un articolo di ieri del Corriere della Sera - si scopre che la magistratura ha escogitato un sistema semplice per aggirare l’ostacolo. Ha usato Google Earth, il software (liberamente disponibile su Internet) che consente di scaricare le immagini scattate dal satellite di qualunque angolo del globo. È quello che in gergo viene definito una «fonte aperta», cioè una banca di dati non coperti da segreto, ma la cui invasività della privacy dei cittadini è da sempre al centro di polemiche. E che in questo caso ha consentito agli inquirenti di scavalcare, anche se solo virtualmente, il recinto di casa Berlusconi.
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