Le soluzioni e le tecniche per monitorare un ambiente possono essere
davvero molteplici. Di seguito riepiloghiamo in sintesi le più diffuse
e note:
1) MICROSPIE A RADIOFREQUENZA.
Tecnica relativamente antica, ma
ancora oggi più utilizzata in assoluto. Si hanno notizie delle prime
rudimentali “microspie” già poco prima della seconda guerra mondiale. A
quei tempi erano scatole di legno per nulla miniaturizzate, ma sembra
che fossero già molto efficaci. I segnali acustici presenti sulla linea
telefonica o nell’ambiente modulano la portante radio: viene così
trasmesso nell’etere ogni suono, voce e rumore a distanze solitamente
non elevate. Le microspie telefoniche non necessitano quasi mai di pila
o di alimentatore in quanto prelevano corrente dalla linea telefonica.
Le microspie sono caratterizzate da facilità e rapidità di impiego,
lunga durata della trasmissione anche quando alimentate a pile e costi
operativi molto contenuti o nulli. Stanti le dimensioni ridotte possono
essere collocate praticamente ovunque, anche all’interno di telefoni
cellulari, cornette, cordless, indumenti, oggetti personali, ecc.
Necessitano di una postazione ricevente nelle vicinanze (“listening
post”) solitamente rappresentata da un radioricevitore talvolta
connesso ad un registratore. In altri casi, più sofisticati, nelle
vicinanze può essere collocato un ripetitore su linea telefonica fissa,
GSM o via radio, comunque sistemi frapposti fra la microspia e la
postazione ricevente finale atti ad estendere il raggio di azione.
2) MICROFONI “INFINITY” SU RETE DI TELEFONIA FISSA O MOBILE.
Apparati
che sfruttano le reti GSM o di telefonia fissa per trasmettere i
segnali acustici captati nell’ambiente oppure i segnali acustici
presenti su una determinata linea telefonica alla quale vengono
connessi (“slave wiretaps”). Se alimentati a batteria solitamente
presentano ridotte autonomie operative in trasmissione, raramente
superiori a 3-4 ore. Tuttavia possono essere connessi alla rete
elettrica 220V. tramite appositi alimentatori annullando la limitazione
di cui sopra. Offrono il grande vantaggio di consentire ascolto e/o
registrazione a qualsiasi distanza. Va segnalato anche il limite dei
costi operativi delle microspie “infinity”, pari a quelli di una comune
telefonata. Hanno aspetti molto diversi, da quello di un comune GSM
apparentemente spento ad apparati o circuiti di varie forme e
dimensioni. Hanno ormai completamente soppiantato le microspie a
radiofrequenza per l’impiego all’interno di veicoli, mentre per
l’impiego in uffici o unità abitative sono ancora relativamente poco
diffusi a vantaggio di registratori e microspie a radiofrequenza.
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